incesto
Mamma Giulia e mamma Francy

15.03.2025 |
7.147 |
3
"“Bravo amore, fai vedere alla mamma quanto le vuoi bene…” A quelle parole il cazzo sussultó un paio di volte, e mamma Francy sorrise soddisfatta: si umettó..."
~ATTENZIONE ~ QUESTO RACCONTO È UN’OPERA DI FANTASIA Ciao a tutti, oggi ci racconterò di quella volta in cui mamma Giulia superò se stessa. Buona lettura.
Da qualche tempo mamma Giulia passava ore allo smartphone, chattando con qualcuno. Che avesse trovato un altro uomo? Il solo pensiero bastò a farmi scattare dalla gelosia: mamma era mia, nessuno poteva pensare di prendersela! Mamma notò la cosa, e con un sorriso mi invitò ad avvicinarmi.
“Vuoi sapere con chi mi sto scrivendo? Vieni a vedere…”
Mi sedetti accanto a lei, e mostró una lunga chat, ma la cosa che mi lasciò perplesso fu lo scoprire che la persona misteriosa era una donna.
“Aspetta, te la mando che facciamo prima “ disse.
Qualche istante dopo stavo leggendo la conversazione sul mio telefono. In breve, mamma aveva conosciuto in chat un’altra madre, che fantasticava su una possibile relazione incestuosa con il figlio; quest’ultimo era titubante all’idea, così la donna aveva chiesto consigli a mamma, che le aveva parlato di noi. La cosa mi eccitó: sapere che mamma dava istruzioni sull’incesto ad un’altra donna era decisamente interessante. Mamma forní ulteriori dettagli: la donna si chiamava Francesca, aveva 37 anni e da tempo aveva fantasie sul fare sesso con suo figlio Luca, fresco di maggiore età. A quanto pare era lui il problema, troppo pudico e timido per affrontare la situazione. Mamma se ne uscì con un’idea: “E se dessimo loro una mano? Ormai siamo decisamente esperti, non trovi, tesoro?”
Non ci pensai nemmeno per un nanosecondo: accettai con entusiasmo, e la faccenda si fece veramente interessante quando mi fece vedere una foto inviatale da Francesca, che la ritraeva in totale nudità, la sola mano a coprire il volto. Niente male la mammina: carnagione ambrata, capelli castano scuro abbastanza corti, un bel corpo, due tette notevoli dai capezzoli leggermente puntati verso il basso e un bel triangolo scuro tra le gambe. “Ti piace, eh?” ridacchió. “Guarda che divento gelosa se pensi ad un’altra donna, eh!”
Sorrisi: “Non preoccuparti, la numero uno sei sempre tu, mamma…”
Mamma si infilò tra le mie gambe, puntando dritta sul mio cazzo che si stava facendo duro: la conversazione si faceva sempre più hot, le due madri si scambiavano fantasie e anche qualche foto piccante, e tutto ciò non fece che aumentare la mia curiosità; mamma intanto non perdeva tempo, schiuse le labbra e attaccò con uno dei suoi pompini da manuale. Verso la fine della chat colpo di scena: Francesca chiedeva se ci potessimo incontrare tutti e quattro assieme. L’idea di finire a rotolarsi in letto con due sconosciuti mi stuzzicó, la foto della bellona mi fece sborrare parecchio, e mamma non ne perse neanche una molecola, mandando giù tutto. Si ripulí la bocca col dorso della mano e tornò al mio fianco; dopo un breve consiglio decidemmo di accettare la proposta, fissando l’incontro per il sabato, a casa loro. Per i giorni seguenti non ci masturbammo né facemmo sesso, volevamo arrivare con la voglia alle stelle. Finalmente il giorno fatidico: raggiungemmo l’indirizzo indicato, in una tranquilla zona residenziale; suonato il campanello, ci venne ad aprire Francesca in persona, che ci accolse con calore. Era molto più bella di quanto appariva in foto, e il vestito che portava la faceva apparire più giovane. “Molto piacere, sono felice che abbiate accettato il nostro invito. Prego, accomodatevi…” Dopo le presentazioni di rito, ci condusse in salotto, dove ad attenderci c’era un ragazzo di poco più giovane di me, che si presentò come Luca; ragazzo timido e impacciato, dedussi rapidamente. Se tutto fosse andato per il verso giusto sarebbe cambiato radicalmente. Per un po’ restammo lì a chiacchiere tranquilli, io accanto a mamma e loro sul divano di fronte, ma ad un tratto Francesca decise di aprire le danze: “Allora, vogliamo provare a fare ciò per cui ci siamo incontrati?”
Luca deglutí rumorosamente, facendosi paonazzo: povero diavolo, era in uno stato di totale imbarazzo, perciò gli sorrisi in segno di incoraggiamento, e lui rispose con un sorrisetto traballante. Mamma e Francesca si scambiarono uno sguardo d’intesa, avevano qualcosa in serbo: detto fatto, entrambe si alzarono dal divano scambiandosi di posto, lasciandoci stupiti. Luca guardava con una punta di imbarazzato timore mamma, che gli prese dolcemente la mano, portandosela su una coscia: “La tua mamma mi ha chiesto di mostrarti le delizie dell’incesto, caro, sei d’accordo?” chiese con voce suadente. Lui annuì, il suo sguardo indugió sulla scollatura della camicetta di mamma, e quando lei se ne accorse la sbottonó lentamente, gli occhi di Luca seguivano rapiti i movimenti delle sue dita. Mamma posò la camicia sul bracciolo del divano, sotto non portava il reggiseno, Luca fece una faccia buffissima, quasi gli stava apparendo la scritta “verginello” in fronte. Mamma gli mise una mano dietro la nuca, avvicinandolo al suo seno. “Qua, caro, non aver paura… succhia le mie tette…”
Luca sembrò farsi coraggio, e chiuse delicatamente le labbra su un capezzolo: “Vado bene così, Giulia?”
“Chiamami mamma, caro… E si, vai molto bene… Continua pure…”
Ammetto che in quel momento provai una certa gelosia nel vedere qualcuno in intimità con mamma, ma Francesca mi strappò dai miei pensieri: la sua mano accarezzò lentamente la mia coscia, mentre mi guardava con occhi felini; non perse tempo, il suo vestito era di quelli chiusi dietro al collo: bastò un niente e voilà, due meravigliose tette apparvero ai miei occhi. Non fu necessario dire nulla: ero decisamente più smaliziato di Luca e mi fiondai deciso su di lei. Erano decisamente più grandi di quelle di mamma, anche il sapore era diverso, ma egualmente squisito. Francesca mi accarezzò i capelli mentre la succhiavo: “Bravo, amore, succhia, succhia le tette della mamma…”
Sembrava avere preso sul serio la faccenda, per cui non mi risparmiai: tenevo quelle tette fra le mani, accarezzavo, strizzavo delicatamente e ovviamente succhiavo i bei capezzoli scuri e durissimi. Con la coda dell’occhio sbirciai mamma, che tirato fuori il cazzo di Luca aveva iniziato a segarlo lentamente; mamma Francy (mi aveva espressamente chiesto lei di chiamarla così) fece lo stesso con me: sembrò decisamente impressionata dalla mia erezione, mentre con le dita saggiava la pesantezza delle mie palle cariche di quasi cinque giorni. “Bravo amore, fai vedere alla mamma quanto le vuoi bene…” A quelle parole il cazzo sussultó un paio di volte, e mamma Francy sorrise soddisfatta: si umettó di saliva il palmo della mano che chiuse attorno al mio cazzo. Era molto delicata, non stringeva troppo forte, il suo su e giù era una vera coccola. Mamma intanto aveva dato fuoco alle polveri, dando a Luca una dimostrazione delle sue abilità di bocca: stava succhiando appassionatamente, dando delle leggere strizzatine alle palle di tanto in tanto. Luca aveva l’espressione di chi ha appena scoperto il sacro Graal, totalmente estatico. Mamma Francy non fu da meno: si mise a pancia in giù e fece un sol boccone del mio cazzo, succhiando lentamente la cappella in circolo con la punta della lingua. Le sue tette turgide accarezzavano le mie cosce, i capezzoli tesi come chiodi tracciavano un disegno invisibile sulla pelle. Tra le due mamme era in corso una piccola guerra su chi la facesse più porca: mamma Giulia prese il cazzo di Luca fino alle palle in un soffocone da maestra, lanciando uno sguardo rovente a mamma Francy, che toltasi il mio cazzo di bocca si mise sdraiata sul divano, facendo colare un filo di saliva nel solco fra le tette: messaggio ricevuto! Mi sedetti a cavalcioni su di lei e il mio cazzo si trovò dolcemente stretto in quella piccola valle paradisiaca. Dalla mia espressione capí che era cosa molto gradita: “Il tuo cazzone è felice, amore? Stretto tra le tette di mamma, coccolato su e giù…”
Altroché se era felice, era tanto contento che stava sbavando fili argentei di pre sperma. Anche Luca era al limite, ma era troppo preso dal riuscire a dirlo a mamma Giulia, così intervenni io: “Mamma, calmati o lo fai morire così!”
Mamma si fermò, e Luca prese fiato;
“Tuo figlio ha un bel cazzo, Francy, complimenti. “
Senza mollare il mio cazzo mamma Francy rispose “Anche il tuo è davvero ben messo. Sei fortunata a farti scopare da un cazzo così!”
Quel dialogo da vere porche eccitó sia me che Luca, e per fortuna le due mamme se ne accorsero; mamma Francy mi chiese gentilmente di alzarmi, e rivolgendosi a mamma Giulia disse “Direi che siamo già abbastanza caldi, che dici, facciamo sul serio adesso?”
All’assenso di mamma Giulia, mamma Francy mi avvolse la mano sul cazzo, guidandomi verso la camera da letto. Mi diedi un’occhiata alle spalle, e vidi Luca nella mia stessa situazione ma decisamente a disagio. Nella stanza ci sedemmo ai lato del letto matrimoniale; le due mamme improvvisarono un piccolo strip tease, accarezzandosi languidamente e guardandoci con occhi rapaci, io mi segavo allegramente mentre Luca guardava esterrefatto, forse non si aspettava che sua madre nascondesse un lato così maiale. Una volta del tutto nude, le mamme tornano da noi, invitandoci a metterci in libertà; io balzai fuori dai vestiti, Luca era bloccato dalla timidezza, così mamma Giulia lo spoglió, facendogli sentire la pressione del suo corpo ad ogni contatto. Ora vedevo il suo cazzo, più sottile del mio ma in erezione, la cappella umida. Una volta completata l’operazione ci mettemmo seduti a gambe larghe, in attesa: mamma Giulia si fece dare un preservativo da mamma Francy, e con mano esperta lo calzó sul membro di Luca, che fremette per tutto il tempo; quando fu avvolto dal lattice azzurrino, mamma Giulia posò un bacino sulla punta: “Adesso sei pronto, caro… Mamma ti farà diventare un uomo, sei felice?”
Lui mostró finalmente un po’ di decisione, la sua espressione era più virile: mamma gli sedette in grembo calandosi lentamente sul suo cazzo, poco per volta. Luca strinse i denti, stava penetrando la sua prima figa, ci stava un po’ di tensione. Preso tutto, mamma Giulia gli chiese “Ecco qua, tutto dentro… Ti piace, caro?”
Lui gemette, e bastò come risposta, dato che mamma Giulia cominciò a cavalcarlo lentamente, attirando la sua faccia fra le tette.
Mamma Francy si dedicò a me: “Niente preservativo per te, amore… Tua mamma mi ha raccontato delle tue ricche sborrate, non vedo l’ora di provala…”
Anche lei si impaló, ma con maggiore impazienza, evidentemente era più arrapata; si mordicchió il labbro, con aria maiala: “Mmm~, senti che cazzo… Scopa la mamma, amore, che ha tanta voglia…”
Accontentata: la presi per i fianchi e diedi subito una bella serie di affondi decisi, le sue tette sballonzolavano su e giù davanti ai miei occhi, e mamma Francy mi strinse la faccia tra i seni, quasi soffocavo, ma l’aroma di mamma in calore era impagabile. Ogni tanto le mamme suggerivano un cambio di posizione, di nuovo in gara a chi trovava la più oscena ed eccitante. Alla fine optarono entrambe per un classico, la pecorina: una di fronte all’altra, ci chiesero di scoparle senza ritegno, e mamma Giulia chiese a Luca di sfilare il preservativo: “A pelo, caro, mamma vuole uno schizzo libero!”
Lui obbedì prontamente, e allo stesso tempo entrammo ognuno nella madre dell’altro: le mamme gemettero all’unisono al ricevere i cazzi, infilati con voluta lentezza in modo che sentissero ogni centimetro, ogni singola vena. Ormai erano partite entrambe: sotto le nostre spinte si facevano sempre più audaci, più porche, dalle loro labbra uscivano le peggiori zozzerie immaginabili: mamma Francy era la più scatenata, urlava di riempirle la pancia, “Ingravida la tua mamma, amore, riempile la figa di sborra, fammi diventare una vera mamma troia!!!”
Mamma Giulia era più quieta, si limitava a gemere e sospirare, dicendo ogni tanto quanto stesse godendo. Lei e mamma Francy si guardarono negli occhi e si baciarono, le lingue intrecciate che soffocavano il loro godimento, le tette dondolavano dolcemente come mammelle di vacche da monta prese da due giovani torelli. Luca fu il primo a crollare, dopotutto era la sua prima esperienza, disse a mamma Giulia che stava sborrando e lei la accolse a gambe aperte, strizzando il suo cazzo inesperto fino all’ultima goccia.
Mamma Francy invece godeva ancora, letteralmente fradicia, il mio cazzo dentro di lei sciacquava con rumore di bagnato. Ero anche io quasi al limite, perciò decisi di esagerare: con una mossa acrobatica che strappò a mamma Francy un gemito sorpreso la presi per la vita e atterrai di schiena, facendola finire in posizione da cowgirl: cazzo, ora si che godevo! Un quella posizione entrava molto meglio, fino in fondo, mamma Francy si strizzava forte le tette, un orgasmo in fila all’altro, finché non le sparai dentro una decina di schizzi bollenti, che ricevette allagandomi di broda l’addome. I sinuosi movimenti del suo bel culo rallentarono lentamente, mentre la foga dell’orgasmo svaniva. Luca era immobile, ancora dentro la figa di mamma Giulia, che aspettava pazientemente che si afflosciasse. Mamma Francy si sfilò dal mio cazzo, dalla figa le usciva un filo bianco di sborra. “Cazzo, Giulia, tuo figlio è uno scopatore nato, spero di non restare gravida con una sborrata del genere!”
Mamma Giulia sorrise, orgogliosa, affermando che anche Luca aveva le carte in regola per diventare uno stallone. Eravamo tutti e quattro esausti, crollammo sul letto a riposare, dando ogni tanto qualche pigra carezza qua e là. Luca addirittura andò da mamma Francy, si sdraió su di lei strofinandole sulla pancia il cazzo che stava recuperando vigore. Io, mamma Francy e mamma Giulia ci scambiammo uno sguardo felice: tutto secondo i piani, Luca era stato iniziato con successo!
“Non potrò mai ringraziarvi abbastanza “ disse mamma Francy con un sorriso radioso, “finalmente posso godere con il mio bambino…:
Mamma Giulia mi diede un colpetto sulla spalla: “Meglio lasciarli soli, avranno da fare prossimamente…”
Annuii, e recuperati i vestiti ci congedammo, appagati da quella nuova esperienza. Poco dopo ricevemmo entrambi un messaggio da mamma Francy: LUCA MI HA APPENA SCOPATA E MI HA SBORRATA TUTTA! GRAZIE ANCORA DI CUORE PER IL VOSTRO AIUTO. SPERO CI SI POSSA RIVEDERE PRESTO.
Mamma e io ci guardammo con aria complice: una nuova, eccitante piega della nostra relazione era stata svelata! Chissà cosa avrebbe riservato il futuro… Alla prossima avventura!
Vi è piaciuto? Aspetto I Vs commenti
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Commenti per Mamma Giulia e mamma Francy :
